MI SVEGLIO E TU SEI LI AL MIO FIANCO......
Barbara Maragna MI SVEGLIO E TU SEI LI
AL MIO FIANCO NELLA NOTTE
MI TOCCHI E CALMI LE MIE PAURE
TRASFORMI L OSCURITA' NELLA LUCE
MI SVEGLIO E TI VEDO LI
...DI FIANCO A ME COME PRIMA
UN TUFFO AL CUORE TROVANDOCI VICINO
SENTIRTI VICINO ANCORA UNA VOLTA
SENTIRE IL TUO AMORE ANCORA UNA VOLTA
LA TUA FORZA MI HA RESO FORTE
ANCHE SE LA VITA CI HA SEPARATI
ED ORA QUANDO LA NOTTE MI SEMBRA LUNGA
IL TUO AMORE BRILLA
IL TUO AMORE BRILLA
MAMMA , PAPA' ,LORENZOgiovedì 24 giugno 2010
mercoledì 9 giugno 2010
PADRE BIMBO MORTO SI INCATENA PER PROTESTA A PESCARA
PADRE BIMBO MORTO SI INCATENA PER PROTESTA A PESCARA
(ANSA) - PESCARA, 27 NOV - ''Giustizia e verita''' sulla morte del figlio di appena tre mesi deceduto il 29 luglio scorso nell'ospedale civile di Pescara, dopo un intervento di megacolon, seguito da tre arresti cardiaci: e' quanto chiede il padre, Mario Alinovi, che da questa mattina si e' incatenato davanti ai cancelli del nosocomio pescarese. Sulla vicenda e' stato subito aperto un fascicolo contro ignoti da parte della procura di Pescara per omicidio colposo. Si attende ora che il medico legale depositi la perizia. Alinovi chiede di sapere ''tutta la verita' sulla vicenda dal momento che quello del bambino doveva essere un intervento di routine''. Insieme alla moglie Barbara, l'uomo lamenta inoltre di non avere saputo dai medici mai cosa sia realmente successo al figlio. (ANSA). Y1M-HNZ/IC
http://www.ansa.it/salute/regionali/abruzzo/20091127120034988236.html
CRONACA - Pescara Bimbo morto all'ospedale di Pescara, sit in di protesta dei genitori
PESCARA. I genitori di Paolo Alinovi, il bimbo di tre mesi morto il 29 luglio 2009 all'ospedale civile di Pescara dopo un intervento chirurgico, sono tornati, stamani, a protestare davanti al nosocomio pescarese.
«Oggi - hanno detto i genitori del bimbo, Mario e Barbara Alinovi - Paolo avrebbe compiuto un anno. Siamo qui per chiedere verità e giustizia».
I genitori di Paolo parlano di malasanità, «una piaga sociale - hanno sostenuto- che puo' colpire tutti. Vogliamo sensiblizzare le persone ma anche chiedere alla buona sanita' di aiutarci denunciando chi sbaglia. Chiediamo gustizia e l'avremo perche' - hanno concluso i genitori del bimbo- confidiamo molto nell'ottimo lavoro della magistratura di Pescara».
Sulla vicenda il pm della procura di Pescara, Giampiero Di Florio, ha avanzato al gip la richiesta di incidente probatorio.
Al sit-in hanno partecipato amici e parenti dei coniugi Alinovi, tra cui alcuni ciclisti del Ciclo club di Vasto e alcune persone che hanno aderito al gruppo creato su Facebook, 'Ciao Neva mi chiamo Barbara'.
«Il 29 luglio», racconta la mamma proprio dalle pagine di Facebook, «ho perso a causa di un intervento per ricanalizzare una stomia il mio bimbo di soli tre mesi.
Il mio amore era nato il 6 Maggio con un megacolon congenito , il 20 dello stesso mese gli fu praticata una stomia; il 20 luglio l ‘intervento risolutivo che pero ha portato alla morte il mio bambino. Purtroppo», continua la donna, «la morte del mio piccolo cucciolo è dipesa da un errore medico constatato da una perizia del patologo della procura di Pescara. Fino a qualche mese non conoscevo l'esistenza di questa patologia ma da quel giorno io lotto e lotterò per sempre per far si che nessuna mamma si veda morire davanti ai propri occhi il figlio . Questa mia lotta sarà per rendere giustizia a Paolo il mio piccolo angelo», continua la mamma.
«Paolo non potrà mai più tornare da noi ma la mia lotta contro la malasanità è perchè nessun altro genitore soffra il nostro dolore, io non abbasserò la testa davanti all'onnipotenza della casta dei medici».
06/05/2010 16.47
http://www.primadanoi.it/notizie/26394-Bimbo-morto-all-ospedale-di-Pescara-sit-in-di-protesta-dei-genitori
SANITA': SIT IN DEI GENITORI DI PAOLO ALINOVI
giovedì 6 maggio 2010
SANITA': SIT IN DEI GENITORI DI PAOLO ALINOVI
I genitori di Paolo Alinovi, il bimbo di tre mesi morto il 29 luglio 2009 all'ospedale civile di Pescara dopo un intervento chirurgico, sono tornati, stamani, a protestare davanti al nosocomio pescarese. "Oggi - hanno detto i genitori del bimbo, Mario e Barbara Alinovi - Paolo avrebbe compiuto un anno. Siamo qui per chiedere verita' e giustizia". I genitori di Paolo parlano di malasanita' "una piaga sociale - hanno sostenuto- che puo' colpire tutti. Vogliamo sensiblizzare le persone ma anche chiedere alla buona sanita' di aiutarci denunciando chi sbaglia. Chiediamo gustizia e l'avremo perche' - hanno concluso i genitori del bimbo- confidiamo molto nell'ottimo lavoro della magistratura di Pescara". Al sit-in hanno partecipato amici e parenti dei coniugi Alinovi, tra cui alcuni ciclisti del Ciclo club di Vasto e alcune persone che hanno aderito al gruppo creato su Facebook, 'Ciao Neva mi chiamo Barbara'.
Pubblicato da tg@bruzzo
SANITA': SIT IN DEI GENITORI DI PAOLO ALINOVI
I genitori di Paolo Alinovi, il bimbo di tre mesi morto il 29 luglio 2009 all'ospedale civile di Pescara dopo un intervento chirurgico, sono tornati, stamani, a protestare davanti al nosocomio pescarese. "Oggi - hanno detto i genitori del bimbo, Mario e Barbara Alinovi - Paolo avrebbe compiuto un anno. Siamo qui per chiedere verita' e giustizia". I genitori di Paolo parlano di malasanita' "una piaga sociale - hanno sostenuto- che puo' colpire tutti. Vogliamo sensiblizzare le persone ma anche chiedere alla buona sanita' di aiutarci denunciando chi sbaglia. Chiediamo gustizia e l'avremo perche' - hanno concluso i genitori del bimbo- confidiamo molto nell'ottimo lavoro della magistratura di Pescara". Al sit-in hanno partecipato amici e parenti dei coniugi Alinovi, tra cui alcuni ciclisti del Ciclo club di Vasto e alcune persone che hanno aderito al gruppo creato su Facebook, 'Ciao Neva mi chiamo Barbara'.
Pubblicato da tg@bruzzo
Morte del bimbo Paolo Alinovi: i genitori tornano in sit-in a Pescara
Cronaca - Pescara
I genitori di Paolo Alinovi, il bimbo di tre mesi morto il 29 luglio 2009 all'ospedale civile di Pescara dopo un intervento chirurgico, sono tornati, stamani in citta' a protestare in sit-in proprio davanti all'ospedale. C'erano con la coppia amici e parenti dei coniugi Alinovi, tra cui alcuni ciclisti del Ciclo club di Vasto e alcune persone che hanno aderito al gruppo creato su Facebook, 'Ciao Neva mi chiamo Barbara'..
"Oggi - hanno detto Mario e Barbara, i genitori del bimbo - Paolo avrebbe compiuto un anno. Siamo qui per chiedere verita' e giustizia".
I genitori di Paolo parlano di malasanita' "una piaga sociale che puo' colpire tutti. Vogliamo sensiblizzare le persone ma anche chiedere alla buona sanita' di aiutarci denunciando chi sbaglia. Chiediamo gustizia e l'avremo perche' confidiamo molto nell'ottimo lavoro della magistratura di Pescara"- - hanno concluso i genitori.
Intanto sulla vicenda il pm della procura di Pescara Giampiero Di Florio ha avanzato al gip la richiesta di incidente probatorio.
http://www.leggimi.eu/quotidiano/cronaca/pescara/1426-morte-del-bimbo-paolo-alinovi-i-genitori-tornano-in-sit-in-a-pescara.html
Morte del piccolo Paolo Alinovi, il 6 maggio il sit-in a Pescara
VASTO - Un sit-in di protesta giovedì 6 maggio alle ore 10.30, davanti alla sede della Procura di Pescara, in via Antonio Lo Feudo. E' il segno evidente della battaglia che stanno portando avanti Barbara Maragna e Mario Alinovi, i genitori del piccolo Paolo, morto il 29 luglio del 2009 all'ospedale di Pescara a seguito di un'operazione. Oltre a loro e ai cittadini vastesi che vorranno essere con loro, ci saranno i rappresentanti delle Associazioni contro la malasanità, provenienti da Perugia, Bari e Napoli, tutte realtà che si sono messe in contatto attraverso la rete di Facebook. La scelta del giorno 6 non è casuale. Proprio in questo giorno il piccolo Paolo avrebbe compiuto un anno e l’intenzione dei suoi genitori è quella di farla diventare una ricorrenza fissa, proprio per ricordare tutti coloro che sono scomparsi a causa della malasanità e per sensibilizzare quanta più gente possibile a questo problema. "Oltre ad andare avanti nel cammino per ottenere giustizia - dicono Barbara e Mario - ci mettiamo a disposizione di tutti coloro che non sanno come intraprendere questo cammino. Si trovano tanti ostacoli e la cosa che viene più facile, in una situazione di per sé già dolorosa, come la scomparsa di un così grande affetto, è di mollare tutto. Noi stiamo continuando la nostra battaglia e non molleremo. Siamo consapevoli che in Italia c'è tanta buona sanità, ma sono quei casi in cui non è così che accadono tragedie come la nostra. Oltre al sit-in, proprio insieme alle altre associazioni, siamo preparando delle proposte di legge, che presenteremo al più presto. Invitiamo tutti a partecipare il 6 maggio, ci ritroveremo al Terminal bus di Vasto alle ore 9. Speriamo di poter raccogliere la solidarietà di tante persone".
Giuseppe Ritucci
La madre di Paolo Alinovi in Tv: "Giustizia per la morte di mio figlio"
VASTO - "Chi sbaglia deve pagare". E' così che Barbara conclude il suo racconto a Pomeriggio Cinque. Barbara Maragna è la madre di Paolo Alinovi, il bimbo morto dopo un'operazione all'ospedale Santo Spirito di Pescara nella notte del 28 luglio del 2009. Insieme al marito Mario, ha ripercorso nella trasmissione condotta da Barbara D'Urso su Canale 5, le tappe di una triste vicenda, quella che ha portato alla scomparsa di un bimbo che aveva meno di tre mesi di vita. Lo ha fatto prima della manifestazione con cui il 6 maggio prossimo, a un anno esatto dalla nascita di Paolo, chiederà giustizia davanti alla Procura della Repubblica di Pescara, "perché - ha affermato - la Procura è il simbolo della giustizia".
Il racconto. Dopo le 17, il programma Mediaset si è occupato della vicenda della famiglia Alinovi e di altre storie analoghe, lanciando un servizio introduttivo. Poi, in studio, la conduttrice ha presentato i genitori di Paolo. "Il 6 maggio 2009 - ha raccontato Barbara Maragna, la madre - il bimbo è nato a Vasto. Aveva dei piccoli problemi respiratori. All'ospedale di Pescara", a seguito di alcuni accertamenti, "gli è stato riscontrato un megacolon, una occlusione intestinale, che i medici hanno definito meno di un'appendicite". In estate un nuovo controllo. "Torniamo a Pescara e il medico mi dice che il bimbo è cresciuto e si può operare. Rimango perplessa perché l'intervento era previsto a fine anno. Il ricovero avviene il 26 luglio, il 28 l'operazione. Mi dicono che durerà due ore e mezza. Ma il bimbo entra in sala operatoria alle 8.30 ed esce alle 17.45, dopo 9 ore e un quarto". Ma prima era accaduto altro: "Alle 15 - racconta Barbara - esce il medico dicendo che il bambino sta bene. Subito dopo, però, tre infermieri lo invitano a rientrare. Poi un altro dottore dice che al bimbo è stato applicato un catetere per alimentarlo. Quando Paolo esce dalla sala operatoria, non lo portano in rianimazione, ma in reparto, sostenendo che sta bene e non ce n'è bisogno". Ma le condizioni, col trascorrere delle ore, peggiorano, "smette di urinare" e, a un certo punto, "esce il sangue". La donna chiede più volte l'intervento dei sanitari e racconta di essere stata sempre rassicurata. Fino a quando, "dopo tre arresti cardiaci, il bambino muore". Papà Mario, per chiedere giustizia ha compiuto "un gesto molto forte: mi sono incatenato davanti all'ospedale". "Chi sbaglia deve pagare", scandisce la madre di Paolo.
Michele D'Annunzio - micheledannunzio@vastoweb.com
Pescara, sit in all'ospedale Santo Spirito in memoria di Paolo Alinovi Giovedì 06 Maggio 2010
Pescara. Sono tornati a protestare questa mattina davanti all’ospedale Santo Spirito di Pescara. Sono Mario Alinovi e Barbara Maragna, i genitori di Paolo Alinovi, il bambino di tre mesi morto il 29 luglio 2009 a seguito di un’operazione non riuscita. Proprio quest’oggi, infatti, il piccolo avrebbe compiuto un anno.
Assieme ai genitori, anche parenti, amici, oltre ai ciclisti del Ciclo Club di Vasto e le associazioni contro la malasanità che accompagnano i due nella loro battaglia. “Siamo qui per chiedere verità e giustizia” hanno commentato Mario e Barbara. “Vogliamo sensibilizzare le persone, ma anche chiedere alla buona sanità di aiutarci denunciando chi sbaglia. Chiediamo gustizia e l'avremo, perchè confidiamo molto nell'ottimo lavoro della magistratura di Pescara".
Oltre al sit in, i coniugi promettono anche di presentare al più presto alcune proposte di legge, che i due starebbero preparando.
http://www.cityrumors.it/2010050615934/pescara/cronaca/pescara-sit-in-allospedale-santo-spirito-in-memoria-di-paolo-alinovi.html
SANITA': SIT IN DEI GENITORI DI PAOLO ALINOVI
Giovedì 06 Maggio 2010 11:59
I genitori di Paolo Alinovi, il bimbo di tre mesi morto il 29 luglio 2009 all'ospedale civile di Pescara dopo un intervento chirurgico, sono tornati, stamani, a protestare davanti al nosocomio pescarese. "Oggi - hanno detto i genitori del bimbo, Mario e Barbara Alinovi - Paolo avrebbe compiuto un anno. Siamo qui per chiedere verita' e giustizia". I genitori di Paolo parlano di malasanita' "una piaga sociale - hanno sostenuto- che puo' colpire tutti. Vogliamo sensiblizzare le persone ma anche chiedere alla buona sanita' di aiutarci denunciando chi sbaglia. Chiediamo gustizia e l'avremo perche' - hanno concluso i genitori del bimbo- confidiamo molto nell'ottimo lavoro della magistratura di Pescara". Al sit-in hanno partecipato amici e parenti dei coniugi Alinovi, tra cui alcuni ciclisti del Ciclo club di Vasto e alcune persone che hanno aderito al gruppo creato su Facebook, 'Ciao Neva mi chiamo Barbara'.
http://www.vides.tv/index.php?option=com_content&view=article&id=699:sanita-sit-in-dei-genitori-di-paolo-alinovi&catid=100:pescara&Itemid=471
I genitori di Paolo Alinovi, il bimbo di tre mesi morto il 29 luglio 2009 all'ospedale civile di Pescara dopo un intervento chirurgico, sono tornati, stamani, a protestare davanti al nosocomio pescarese. "Oggi - hanno detto i genitori del bimbo, Mario e Barbara Alinovi - Paolo avrebbe compiuto un anno. Siamo qui per chiedere verita' e giustizia". I genitori di Paolo parlano di malasanita' "una piaga sociale - hanno sostenuto- che puo' colpire tutti. Vogliamo sensiblizzare le persone ma anche chiedere alla buona sanita' di aiutarci denunciando chi sbaglia. Chiediamo gustizia e l'avremo perche' - hanno concluso i genitori del bimbo- confidiamo molto nell'ottimo lavoro della magistratura di Pescara". Al sit-in hanno partecipato amici e parenti dei coniugi Alinovi, tra cui alcuni ciclisti del Ciclo club di Vasto e alcune persone che hanno aderito al gruppo creato su Facebook, 'Ciao Neva mi chiamo Barbara'.
http://www.vides.tv/index.php?option=com_content&view=article&id=699:sanita-sit-in-dei-genitori-di-paolo-alinovi&catid=100:pescara&Itemid=471
Giustizia per il piccolo Paolo Alinovi
Questa mattina, a Pescara, il sit in di protesta davanti l'ospedale
Tag: paolo alinovi
I genitori di Paolo ospiti di Barbara D'Urso a Canale 5
Si terrà questa mattina, alle 10.30, davanti l'ospedale Santo Spirito di Pescara, il sit in di protesta contro la morte del piccolo Paolo Alinovi e di tutte le vittime della malasanità. Oggi, 6 maggio, il piccolo Paolo avrebbe compiuto un anno ma, a seguito di un'operazione non riuscita, è venuto a mancare all'affetto dei suoi cari lo scorso 29 luglio 2009.
Il sit in è stato organizzato dai genitori, Paolo Alinovi e Barbara Maragna: insieme a loro questa mattina ci saranno le associazioni contro la malasanità che li accompagnano in questa lunga battaglia.
“Non molleremo – afferma mamma Barbara - Siamo consapevoli che in Italia c'è tanta buona sanità, ma sono quei casi in cui non è così che accadono tragedie come la nostra. Oltre al sit-in, proprio insieme alle altre associazioni, siamo preparando delle proposte di legge, che presenteremo al più presto. Speriamo di poter raccogliere la solidarietà di tante persone".
http://www.periodicoilgrillo.com/e_view.asp?E=3967
Morte del piccolo Paolo Alinovi, sit-in di protesta davanti all'ospedale
I cicloamatori giunti da Vasto VASTO - Verità e giustizia. E' la frase che un gruppo di ciclisti partiti in mattinata da Vasto per giungere a Pescara ha fatto stampare vicino alla foto del piccolo Paolo Alinovi. Ognuno portava un volntino sul petto, attaccato sopra la divisa. Stamani, nel capoluogo adriatico, il sit-in per chiedere che sia fatta chiarezza sulla morte del bimbo, avvenuta il 29 luglio 2009 all'ospedale Santo Spirito di Pescara. I genitori, Mario Alinovi e Barbara Maragna, da tempo chiedono giustizia.
Il racconto della madre in tv. Nelle scorse settimane, della vicenda si è occupato Pomeriggio Cinque, il programma condotto da Barbara D'Urdo su Canale 5. "Il 6 maggio 2009 - ha raccontato Barbara Maragna, la madre - il bimbo è nato a Vasto. Aveva dei piccoli problemi respiratori. All'ospedale di Pescara", a seguito di alcuni accertamenti, "gli è stato riscontrato un megacolon, una occlusione intestinale, che i medici hanno definito meno di un'appendicite". In estate un nuovo controllo. "Torniamo a Pescara e il medico mi dice che il bimbo è cresciuto e si può operare. Rimango perplessa perché l'intervento era previsto a fine anno. Il ricovero avviene il 26 luglio, il 28 l'operazione. Mi dicono che durerà due ore e mezza. Ma il bimbo entra in sala operatoria alle 8.30 ed esce alle 17.45, dopo 9 ore e un quarto". Ma prima era accaduto altro: "Alle 15 - racconta Barbara - esce il medico dicendo che il bambino sta bene. Subito dopo, però, tre infermieri lo invitano a rientrare. Poi un altro dottore dice che al bimbo è stato applicato un catetere per alimentarlo. Quando Paolo esce dalla sala operatoria, non lo portano in rianimazione, ma in reparto, sostenendo che sta bene e non ce n'è bisogno". Ma le condizioni, col trascorrere delle ore, peggiorano, "smette di urinare" e, a un certo punto, "esce il sangue". La donna chiede più volte l'intervento dei sanitari e racconta di essere stata sempre rassicurata. Fino a quando, "dopo tre arresti cardiaci, il bambino muore". Papà Mario, per chiedere giustizia ha compiuto "un gesto molto forte: mi sono incatenato davanti all'ospedale". "Chi sbaglia deve pagare", ha scandito la madre di Paolo.
Michele D'Annunzio - micheledannunzio@vastoweb.com
Il racconto della madre in tv. Nelle scorse settimane, della vicenda si è occupato Pomeriggio Cinque, il programma condotto da Barbara D'Urdo su Canale 5. "Il 6 maggio 2009 - ha raccontato Barbara Maragna, la madre - il bimbo è nato a Vasto. Aveva dei piccoli problemi respiratori. All'ospedale di Pescara", a seguito di alcuni accertamenti, "gli è stato riscontrato un megacolon, una occlusione intestinale, che i medici hanno definito meno di un'appendicite". In estate un nuovo controllo. "Torniamo a Pescara e il medico mi dice che il bimbo è cresciuto e si può operare. Rimango perplessa perché l'intervento era previsto a fine anno. Il ricovero avviene il 26 luglio, il 28 l'operazione. Mi dicono che durerà due ore e mezza. Ma il bimbo entra in sala operatoria alle 8.30 ed esce alle 17.45, dopo 9 ore e un quarto". Ma prima era accaduto altro: "Alle 15 - racconta Barbara - esce il medico dicendo che il bambino sta bene. Subito dopo, però, tre infermieri lo invitano a rientrare. Poi un altro dottore dice che al bimbo è stato applicato un catetere per alimentarlo. Quando Paolo esce dalla sala operatoria, non lo portano in rianimazione, ma in reparto, sostenendo che sta bene e non ce n'è bisogno". Ma le condizioni, col trascorrere delle ore, peggiorano, "smette di urinare" e, a un certo punto, "esce il sangue". La donna chiede più volte l'intervento dei sanitari e racconta di essere stata sempre rassicurata. Fino a quando, "dopo tre arresti cardiaci, il bambino muore". Papà Mario, per chiedere giustizia ha compiuto "un gesto molto forte: mi sono incatenato davanti all'ospedale". "Chi sbaglia deve pagare", ha scandito la madre di Paolo.
Michele D'Annunzio - micheledannunzio@vastoweb.com
martedì 8 giugno 2010
mi chiamo Barbara...
mi chiamo Barbara e il 29 luglio ho perso a causa di un intervento per ricanalizzare una stomia il mio bimbo di soli tre mesi.
Il mio amore era nato il 6 Maggio con un megacolon congenito , il 20 dello stesso mese gli fu praticata una stomia; il 20 luglio l ‘intervento risolutivo che pero ha portato alla morte il mio bambino .Purtroppo la morte del mio piccolo cucciolo è dipesa da un errore medico CONSTATATO DA UNA PERIZIA DEL PATOLOGO DELLA PROCURA DI PESCARA. A giorni i medici riceveranno gli avvisi di garanzia ; se clicchi su internet “ PADRE SI INCATENA DAVANTI OSPEDALE DI PESCARA” quei due genitori siamo io e mio marito.
Fino a qualche mese non conoscevo l esistenza di questa patologia ma da quel giorno io lotto e lotterò per sempre per far si che nessuna mamma si veda morire davanti ai propri occhi il figlio . Questa mia lotta sarà per rendere giustizia a Paolo il mio piccolo angelo . PAOLO non potrà mai più tornare da noi ma la mia lotta contro la malasanità è perchè nessun altro genitore soffra il nostro dolore, io non abbasserò la testa davanti all'onnipotenza della casta dei medici .
Il sei Maggio il mio amore avrebbe compiuto un anno, per quel giorno organizzerò una manifestazione pacifica davanti la procura di Pescara.
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Barbara Maragna.
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